Fumone - Notizie Storiche

Fumone - Notizie Storiche

Il Comune di Fumone, antico fortilizio dei Volsci, è ubicato sulla sommità di un monte che domina l’intera Valle del Sacco  compresa fra i Monti Ernici ed i Monti Lepini. Il suo territorio che si estende per 1476 ettari, è ubicato nella zona centro nord della provincia di Frosinone e confina con i Comuni di Alatri, Anagni, Ferentino e Trivigliano, mentre un breve tratto del Lago di Canterno lo separa dal territorio del Comune di Fiuggi. La morfologia ed il clima  sono di tipo collinare, ma si rinvengono significativi rilievi montuosi a quote comprese tra 750 e 850 m. s.l.m. ( Monte Maino, Monte di Lago e Monte Fumone)

Fumone: caratteri fisici del territorio

 

Il Comune di Fumone, antico fortilizio dei Volsci, è ubicato sulla sommità di un monte che domina l’intera Valle del Sacco  compresa fra i Monti Ernici ed i Monti Lepini.

Il suo territorio che si estende per 1476 ettari, è ubicato nella zona centro nord della provincia di Frosinone e confina con i Comuni di Alatri, Anagni, Ferentino e Trivigliano, mentre un breve tratto del Lago di Canterno lo separa dal territorio del Comune di Fiuggi.

La morfologia ed il clima  sono di tipo collinare, ma si rinvengono significativi rilievi montuosi a quote comprese tra 750 e 850 m. s.l.m. ( Monte Maino, Monte di Lago e Monte Fumone)

Fumone può senz’altro essere una scelta felice per chi senza dover fare molti chilometri e riempendo lo spazio di un wek-end ha il piacere di scoprire un goiellino dove trovare pace e tranquillità, di godere un ambiente naturale incontaminato, di arricchire la propria cultura e, perché no? Poter gustare qualche tradizionale piatto tipico.

Per chi arriva da Roma o Napoli, raggiungere questo paesino arroccato sul cucuzzolo di un monte a pochi chilometri da Fiuggi e che ha saputo conservare nel corso dei secoli la sua identità e la sua magnifica struttura medioevale è veramente semplice e il tragitto di breve durata : autostrada del Sole fino all’uscita di Anagni-Fiuggi  da dove si devia con una comoda superstrda verso Fiuggi e quindi verso il lago di Canterno e Fiuggi.

Il punto di arrivo è piazza di Porta Romana, da dove si domina un enorme panorama ed esiste una piccola possibilità di parcheggio.

Da qui attraverso l’arco, Fumone ci accoglie per una full immersion nel passato. Il borgo riserva notevoli sorprese in quanto la cinta muraria racchiude al suo interno un nucleo storico perfettamente conservato, con portici , scale, nicchie di particolare  suggestione.

Le stradine strette, gli archi e i portali, tutto concorre a creare quell’atmosfera che riporta il visitatore indietro nel tempo al secolo X

Ha una popolazione di 2120 abitanti distribuita per la maggior parte nel territorio (  nel Centro Storico abitano  solo circa 200 abitanti ) ed  una vocazione un tempo di tipo agricola  nell’ultimo decennio  trasformata in tipo turistico.

 

Sintesi storica

 

Per la sua splendida posizione ha avuto fin dall’antichità una grande importanza strategica ai fini dell’avvistamento di eserciti nemici in marcia lungo la direttrice Roma-Napoli e viceversa.

In epoca romana sulla sommità del monte sorgeva una torre di segnalazione fortificata; tuttavia durante l’impero Romano, in forza di una pacifica convivenza su tutto il territorio circostante, fumone rimase praticamente abbandonata, per tornare ad essere rocca inespugnabile nell’alto medioevo.

Principale Castellania della Chiesa del Basso lazio, Nel Medioevo sin dall’anno 962 faceva parte dei castelli pontifici tra i quali : Paliano, Serrone, Lariano e Castro dei Volsci.Nella Rocca, a tal fine, si insediarono guarnizioni di soldati con il compito di vigilare sul territorio circostante ed in caso di avvistamento di eserciti nemici di dare segnalazioni fumogene. Da qui il nome Fumone ed il famoso detto “ Quando Fumone fuma tutta la Campagna trema”.

A partire dall’XI secolo e fino al XVI secolo, Fumone divenne una munitissima prigione dello Stato della Chiesa.

Nelle mura del Castello nell’anno 1294 fu rinchiuso Celestino 5°, il papa del “gran rifiuto”, citato da Dante Alighieri nella Divina Commedia, e vi rimase prigioniero fino alla morte.

Nel secolo XVI° Fumone decadde come postazione di importanza strategica, al punto che per ordine di Martino 5°, le artiglierie furono trasferite nella rocca di Paliano.

Nel 1537, con gli Statuti emanati con Bolla Papale da Paolo III, la comunità di Fumone divenne libero Comune ed il Castello venne ceduto alla famiglia Longhi che lo sottopose a radicali rifacimento per adattarlo a residenza signorile.

L’attuale rocca è circondata da alte e possenti mura, attorno alle quali si è sviluppato un piccolo ma grazioso centro storico risalente all’alto medioevo.

La cinta muraria è interrotta da due porte: Porta Romana posizionata a nord e Porta Napoletana detta anche portella, posta a sud del borgo e veniva utilizzata come uscita di sicurezza.

L’intero Centro Storico che ha mantenuto integro l’aspetto originario e le pendici del monte sono stati classificati con Decreto Ministeriale tra le bellezze di interesse naturale e nazionale.